Il mercato dell’automobile – soprattutto quello italiano – ha sperimentato da tempo, in diverse fasi e secondo forme diverse, gli incentivi pubblici per la rottamazione delle auto più datate ed inquinanti in luogo dell’acquisto di vetture nuove.

Il primo provvedimento di questo tipo, fu emanato il 7 gennaio del 1997 e durò circa 9 mesi.

Nello specifico, veniva incentivata la rottamazione di un’auto prodotta almeno 10 anni prima, con l’acquisto di una nuova.

All’epoca, il bonus statale riconosciuto era pari ad 1,5 milioni di lire per automobili di cilindrata pari od inferiore a 1300cc e fino a 2 milioni per quelle di cilindrata superiore.

I primi effetti di questi incentivi fecero – fin da subito – da leva per far scattare le vendite del mercato dell’auto.

Nel primo semestre del 1997 esse videro infatti una crescita pari al 29,6%.

Non volendoci fermare a questo ma spalmando tale statistica sull’intero anno 1997, la percentuale si assestò intorno al 38% (parliamo quindi di 2.430.697 vendite di auto nuove).

Pertanto, già 25 anni or sono si capì l’importanza di questo meccanismo, sia in termini di cospicui ritorni economici che di aumento dei posti di lavoro e conseguentemente, si centrò anche l’obiettivo di fondo, ossia la riduzione dell’inquinamento.

Incentivi auto elettriche 2022

Fatta questa ampia e doverosa premessa, cerchiamo di ritornare ai giorni nostri, in quanto quello che fondamentalmente ci interessa sono gli incentivi auto messi sul piatto per l’anno 2022 e non per il lontano 1997.

Ebbene, il DPCM che modula il bonus auto in base alle emissioni di CO2 e alla disponibilità o meno di un’auto da rottamare è stato infatti firmato.

Questi è stato approvato dalla Corte dei Conti e pubblicato in Gazzetta Ufficiale il 16 maggio sul sito del Ministero dello Sviluppo Economico e questa volta sul piatto sono stati messi ben 650 milioni di euro a sostegno delle nuove immatricolazioni.

Ovviamente, con la transizione verde o svolta green, lo sconto massimo è stato riservato ai futuri acquirenti di auto elettriche e delle ibride plug-in più efficienti.

Parliamo quindi di auto con emissioni comprese nella fascia 0-20 g/km di CO2.

L’incentivo, o bonus, è pari dunque a 5.000 euro con auto da rottamare3.000 euro senza rottamazione.

Tuttavia, non tutte le auto elettriche possono godere dell’incentivo statale, infatti al momento anche le migliori plug-in hybrid, sono escluse dal bonus.

Ciò è sostanzialmente dovuto al fatto che la fascia 0-20 ha un limite di spesa per le auto nuove fissato in 35.000 euro senza IVAIPT e messa su strada, ma con optional compresi.

Ad ogni modo, gli incentivi auto elettriche 2022 prevedono in totale uno stanziamento di 220 milioni di euro.

Le date di inizio e di fine per gli incentivi auto 2022

Arriviamo dunque ad un punto cruciale, cui i lettori aspettano sicuramente con ansia.

La classica domanda che tutti si pongono è infatti la seguente: ma quando iniziano e quando terminano gli incentivi auto 2022?

Ebbene, tali bonus ed incentivi sono già partiti il 16 maggio: data della pubblicazione in Gazzetta Ufficiale del decreto che li disciplina.

Questo vuol dire che tutte le auto acquistate a partire da quella data infatti – a patto che rispettino i requisiti – potranno beneficiare dell’ecobonus.

Per quanto riguarda invece la data di fine degli incentivi relativa al mercato dell’auto, il DPCM indica come termine ultimo il 31 dicembre 2022, a meno che i fondi non si esauriscano prima.

Esiste tuttavia la possibilità di rimodulare le cifre, spostando le risorse da una fascia all’altra.

Questa cosa è già successa negli anni scorsi ma – al pari di allora – avrebbe bisogno anche in questo caso di un decreto ad hoc.

La sensazione è comunque quella che i fondi per le auto elettriche (pari a circa 220 milioni di euro) termineranno in un batter d’occhio e che a farne le spese sarà la terza fascia, ossia quella comprendente le auto con emissioni comprese tra 61 e 135 g/km.