Mutuo prima casa con garanzia statale: come richiederlo?
Comprare casa è uno dei primi pensieri per chi sta mettendo su famiglia e vuole costruire una vita insieme.
Non è un caso che negli ultimi anni, la domanda di mutui per la prima casa sia aumentata notevolmente. In alcune occasioni, può essere proibitivo richiedere un mutuo, specie per chi non ha tante garanzie. A tal proposito, a certe condizioni è prevista una garanzia statale che copre buona parte del costo dell’immobile.
Continua a leggere e con la nostra guida scoprirai tutto ciò che c’è da sapere sul mutuo prima casa con garanzia statale. Ottima occasione per tutte le coppie giovani in cerca di casa. Vediamo allora prima di tutto cos’è questo Fondo garanzia e come funziona. Poi piano piano capiremo anche tutto il resto.
Fondo garanzia prima casa
Il Fondo garanzia per la prima casa è stato istituito nel 2014, con copertura però solo del 50% del costo dell’immobile. L’anno scorso, attraverso il Decreto Sostegni Bis, è aumentata questa percentuale all’80% con scadenza al 30 giugno 2022 poi prorogata. Il suddetto decreto ha previsto anche altre facilitazioni sulle imposte indirette. Tra queste, l’eliminazione dell’imposte di registro, ipotecaria e catastale e l’abbassamento degli oneri notarili al 50%. Così come un credito d’imposta per chi è soggetto all’Iva.
Questa agevolazione si rivolge esclusivamente agli under 36 che vogliono comprare la loro prima casa. Oppure per chi decide di ristrutturarla o dar vita ad un efficientamento energetico. Di seguito, vediamo quali sono le caratteristiche di questo finanziamento.
Prima di tutto, si può optare per un tasso variabile o tasso fisso, durata mutuo tra i 15 e i 30 anni e importo che non può superare i 250 mila euro. Gli immobili devono essere abitazioni principali e trovarsi, ovviamente, sul territorio nazionale.
Requisiti e caratteristiche immobile
Come accennavamo prima, chi vuole accedere al mutuo prima casa con garanzia statale deve avere dei requisiti specifici. L’agevolazione si rivolge a:
- coppie conviventi o coniugate, almeno uno dei due deve avere meno di 36 anni
- Un solo genitore con figli minori a carico
- Conduttori di alloggi popolari.
- giovani con età inferiore a 36 anni e con lavoro atipico. Uno di quelli indicati nell’articolo 1 della Legge 92 approvata il 28 giugno 2012;
Inoltre, come da normativa, non è possibile fare domanda se si possiedono altre unità abitative tranne quelli avuti in successione o ad uso gratuito.
Cosa possiamo dire invece delle caratteristiche dell’immobile scelto come prima casa?
Per essere idoneo al Fondo di Garanzia, deve essere un’abitazione principale, non far parte delle categorie catastali A1 (abitazioni signorili), A8 (ville) e A9 (castelli, palazzi) e non possedere caratteristiche di lusso
Mutuo al 100%?
Abbiamo parlato finora di coperture finanziarie del 50 e dell’80% ma si può ottenere qualcosa di più?
La risposta è sì, sempre rispettando alcuni requisiti e parametri. Si può arrivare al 100% del valore dell’immobile acquistato. Vediamo in che modo.
Prima di tutto, bisogna sottolineare il rischio al quale vanno incontro le banche erogatrici di questo tipo di mutuo. Pertanto, è piuttosto comune la richiesta di ulteriori garanzie come un’ipoteca sull’immobile, una polizza fideiussoria e un terzo garante. La prima serve a coprire il 20% del valore dell’immobile, percentuale eccedente rispetto all’80% erogato. L’ipoteca viene richiesta in caso di insolvenza del mutuatario. In quel caso la banca può rivalersi sull’immobile.
Il terzo garante è una figura a garanzia del mancato rimborso delle rate del mutuo.
Quest’ultimi, anche detti mutui 100% Consap, hanno le stesse caratteristiche che vi abbiamo elencato finora. Da considerare che, se acquisti un immobile ad un prezzo e la perizia tecnica lo sottostima, la percentuale di copertura del mutuo potrebbe essere inferiore alle tue aspettative.
È opportuno, dunque, prima di fare una proposta, stabilire e calcolare il valore del tuo immobile per non incorrere in sorprese negative.
Garanzia, pratiche e tempistiche
La garanzia statale, in generale copre il 50% della quota principale e viene concessa anche se ci troviamo in presenza di mutuatari inadempienti. Con successiva segnalazione però da parte della Banca. Tale garanzia si eleva all’80%, compresi oneri accessori, sì ma solo per le categorie prioritarie. Ovvero i richiedenti con ISEE che non supera i 40 mila euro annui.
Per accedere all’agevolazione bisogna compilare un modulo e poi recarsi in banca o nell’ente finanziario scelto. Esiste un elenco completo delle banche aderenti, rintracciabile sul sito di Consap. Tra le opportunità più interessanti, puoi considerare il mutuo domus Intesa San Paolo.
Il modulo da compilare è disponibile in banca oppure si trova sullo stesso sito oppure su quello del Ministero dell’Economia e Finanze (MEF).
Oltre a questo documento, vanno portati: documento d’identità, documenti reddituali e altri riguardanti l’immobile e le sue caratteristiche, compresa una perizia tecnica sul valore. A quel punto la Banca manderà il documento a Consap e il gestore comunicherà l’esito della richiesta entro 20 giorni.
Detto questo, la Banca dovrà perfezionare il mutuo e dare comunicazione, positiva o negativa, sia al richiedente che a Consap entro 90 giorni. Il mutuatario avrà diritto di ottenere tutta la documentazione inerente al mutuo e alla garanzia statale. Una volta erogato il mutuo, la Garanzia risulta efficace e irrevocabile.
Ricordiamo, infine, che si può fare domanda per un mutuo con garanzia statale fino al 31 dicembre 2022. Dunque, conviene affrettarsi per usufruire di queste agevolazioni che concede lo Stato italiano.
Bene, così terminiamo la nostra guida sul Mutuo prima casa con garanzia statale. Ci auguriamo di avervi fornito tutte le informazioni utili. In alternativa, potete scriverci i vostri dubbi, domande o feedback nello spazio dei commenti qui sotto. Saremmo molto curiosi di conoscere le vostre esperienze in ambito mutuo e acquisto prima casa. Alla prossima!
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